Parlando del progetto di riqualificazione di viale Cadorna, sono doverose due premesse.
Innanzitutto: a gennaio 2015 fu convocata un’assemblea pubblica in sala consiliare per descrivere i piani particolareggiati del traffico. La partecipazione fu decisamente scarsa, in molti lasciarono cadere un’ottima occasione per conoscere in dettaglio anche i progetti su viale Cadorna.
Bisogna poi ammettere che l’assetto di questa arteria che si intende realizzare fu, con tutta probabilità, sottovalutato in fase di approvazione del PGTU e dei relativi piani particolareggiati.
Ma veniamo a oggi: il progetto esecutivo per viale Cadorna è stato approvato dalla giunta comunale. A nulla sono servite le numerose lamentele che si sono levate in città, e nemmeno i molti dubbi che rispetto a quest’opera sono stati espressi dal consiglio comunale: l’amministrazione procede e non ascolta nessuno.
Rispolvero la mia proposta: perché non posare un new jersey provvisorio al centro di viale Cadorna e sperimentare per alcuni mesi un assetto che preveda una corsia per senso di marcia? Avremmo così un periodo di prova per poter valutare la reale utilità dell’opera, prima di spendere 570.000 euro.
Qualche dubbio sorge legittimamente. Che senso ha ridurre le corsie da due ad una per senso di marcia per “ottenere velocità di percorrenza di circa 45 km orari” (così dice la relazione del progetto esecutivo) ma poi affermare anche che ci sarà “la possibilità di transito in affiancamento di veicoli a patto che procedano a velocità moderata”? Chi è quel conducente che supera un TIR a bassa velocità? I mezzi pesanti chiunque cerca di tenerseli affiancati il meno possibile! Delle due, l’una: o si vuole far stare tutti incolonnati, perché il flusso veicolare sarà più che dimezzato (sulla corsia di sorpasso i veicoli procedono più rapidamente), o si vuole che tutto sia come adesso perché (forse) si potrà sorpassare ancora.
E i bus? A parte che quel golfo di fermata che si vuole creare in largo Baracca non sarà molto lungo, come faranno gli autobus a reimmettersi in un flusso continuo e ininterrotto come quello che si verrà a creare?
Mi viene davvero difficile pensare che questo progetto possa contribuire alla sicurezza. Quel cordolo centrale, soprattutto in caso di sorpassi azzardati, rischia di diventare una micidiale rampa di lancio verso i pali dell’illuminazione pubblica, che saranno posati al centro della carreggiata!
Per cortesia, prima di sbandierare il progetto per viale Cadorna come un contributo alla sicurezza, si rifletta bene. Se è vero che la politica deve saper ascoltare, perché non ripensarci come chiede buona parte della città, o quantomeno attuare una sperimentazione?