Il Giorno - ediz. Legnano -
2 novembre 2003
Milano ci sta stretta
Quaglia: Legnano è più vicina all'area Malpensa
che alla metropoli
di Anselmina Cerella
E' una scelta di fronte
alla quale ci troveremo prossimamente: la Città
metropolitana nell'Altomilanese. Il nuovo ente
andrebbe a sostituirsi alla Provincia di Milano
(rimasta «orfana» di Monza e Brianza con
l'istituzione della nuova provincia), con un
governo coordinato e omogeneo per i comuni che
hanno stretta affinità con il capoluogo. Vale la
pena ridurre l'autonomia del comune di Legnano
per entrare a far parte della Grande Milano? E'
questa la domanda che abbiamo posto a Stefano
Quaglia, consigliere d'opposizione da sempre
molto sensibile sull'argomento. «Da un lato - ci
dice il consigliere - è previsto il mantenimento
dei comuni esistenti, dall'altro il sindaco
della città metropolitana sarebbe dotato di
poteri speciali, esercitando così qualsiasi
funzione attribuitagli con legge statale o
regionale, con il rischio che consigli e giunte
comunali siano ridotti a esercitare un ruolo da
consulta propositiva». «In realtà - prosegue
Quaglia - Legnano e l'Altomilanese non hanno
bisogno di un rafforzamento della dipendenza da
Milano: è necessario che servizi, quali
università e uffici pubblici, siano portati sul
nostro territorio. La "grande Milano" dovrebbe
essere limitata ai comuni più vicini al
capoluogo, a questo effettivamente affini, senza
dimenticare che, come prevede la legge, nel caso
in cui la città metropolitana non coincida con
il territorio della provincia, si procede a
istituirne di nuove o ad aggregare i comuni
restanti a province esistenti». Da dove nascono
le perplessità? «E' necessario tenere presente -
dice il consigliere - che non c'è soluzione di
continuità fra Legnano e Busto Arsizio, queste
città potrebbero entrare a far parte di una
nuova provincia della quale facciano parte anche
Gallarate e Saronno: un comprensorio di più di
mezzo milione di abitanti». Per raggiungere
questo obbiettivo, aggiungiamo noi, è comunque
fondamentale iniziare un serio percorso di
collaborazione intercomunale fra l'Altomilanese
e il Basso Varesotto. Quali svantaggi potrebbero
derivare da un distacco da Milano? «Un distacco
da Milano non deve far temere - assicura Quaglia
-: dopotutto quali vantaggi derivano a un
cittadino legnanese dall'appartenere alla
provincia di Milano piuttosto che a un'altra?
Malpensa è la dimostrazione di un'infrastruttura
che cresce solo per Milano senza benefici per
chi vi abita intorno. Dobbiamo costruire il
futuro del nostro territorio sul nostro
territorio». La questione resta aperta e la
vicinanza delle elezioni ne fa un campo di
battaglia per entrambi gli schieramenti, che
inizieranno a propagandare idee e soluzioni. |