E' stato adottato
in sordina il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale (PTCP), che è un atto fondamentale
finalizzato a promuovere e indirizzare lo sviluppo del
territorio della provincia. L'amministrazione
provinciale di centrodestra ha già sminuito l'efficacia
del PTCP: dopo aver annullato quello redatto nel 1999
dalla Giunta di centrosinistra guidata da Livio Tamberi,
ha varato un Piano la cui attuazione è demandata ai
singoli Piani Regolatori Generali, quindi alla volontà
di ogni comune. La qualità della vita della popolazione
dipende anche dal funzionamento di tutto l'organismo
provinciale e dalla sua pianificazione d'insieme: basta
pensare alla mobilità e ai trasporti pubblici
intercomunali, ambiti nei quali è impensabile che ogni
comune possa fare di testa sua. Il nuovo PTCP è stato
ancora più privato dei suoi scopi dall'amministrazione
comunale di Legnano. Il Piano consentiva che vi fosse un
mese di tempo a partire dallo scorso 13 novembre per
proporre osservazioni, ma un atto così importante, anche
per la valorizzazione delle specificità locali dell'area
legnanese, non è nemmeno passato dal consiglio comunale.
L'assemblea cittadina aveva il diritto di formulare
osservazioni al PTCP da sottoporre al tavolo del
Legnanese, formato da Legnano e dai comuni della zona.
La nostra amministrazione vi ha partecipato senza
coinvolgere le minoranze e sostanzialmente avallando le
scelte centralistiche di metodo della Provincia. Un modo
d'agire davvero curioso e opposto a quello attuato in
occasione del PTCP 1999, quando il sindaco Cozzi accusò
la Provincia di voler comandare a Legnano, definendo il
PTCP una sorta di diktat con cui si volevano imporre
vincoli, dall'alto, sul territorio. La Giunta Cozzi non
si è preoccupata di far conoscere il Piano ai cittadini,
quando l'obiettivo politico del PTCP dovrebbe essere
quello di attuare la più ampia partecipazione sociale
alla sua formazione, mantenendo comunque il ruolo
decisionale delle istituzioni elettive. Queste ultime a
Legnano non sono state minimamente coinvolte, al punto
che la commissione Territorio è stata convocata per la
discussione del PTCP solo dopo la richiesta dei
consiglieri di centrosinistra, e oltre il termine
previsto per le osservazioni. Il tempo per formularle,
secondo l'amministrazione legnanese, era insufficiente
per coinvolgere le minoranze. Ma se anche ciò fosse
vero, visto che il tavolo del Legnanese è stato
istituito da più di un anno, la pratica della democrazia
suggerisce che in quel contesto i rappresentanti eletti
dai cittadini avrebbero dovuto essere parte attiva.
*consigliere Margherita di Legnano