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Facciamo chiarezza sul rugby sound

Viste le notizie circolate in questi giorni, vogliamo sapere se l’amministrazione comunale intende far svolgere il “Rugby sound” nell’area del Castello Visconteo. Non pare proprio la zona più idonea, per questo ho presentato un’interrogazione che sarà trattata nel prossimo consiglio comunale.

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Un boomerang chiamato monetizzazione

20161227_152254Prendi un isolato tranquillo con un buon equilibrio di spazi. Uno di quelli, tanto per capirci, dove tutti arrivano e possono lasciare l’auto sotto casa senza dover andare a cercare un parcheggio.
Un bel giorno spunta una nuova palazzina, e di conseguenza in quell’isolato arrivano in media due vetture in più per appartamento. E iniziano i problemi: parcheggi che scarseggiano, strade che diventano difficilmente percorribili a causa delle molte auto in sosta ambo i lati.
Il PGT di Legnano detta le regole per il reperimento degli spazi pubblici. In particolare, in ambito residenziale si prescrive che venga creato un posto auto ogni 150 metri quadrati di superficie lorda di pavimento.
Ma non finisce qui: queste aree, quando la cessione “non sia ritenuta opportuna dal Comune”, possono essere monetizzate; ad esempio, invece che realizzare un parcheggio ogni 150 metri quadrati di SLP, si paga una somma al comune. E può anche accadere che a qualcuno venga imposto di realizzare i parcheggi mentre ai vicini venga consentito di monetizzarli.
Un procedimento legittimo quindi, ma che troppo spesso altera pesantemente la vivibilità di alcuni quartieri della città.
Nella fase di adozione della variante del PGT dello scorso mese di ottobre, come gruppo consiliare “Per Legnano” avevo chiesto che gli spazi a parcheggio venissero sempre reperiti in loco in caso di nuove edificazioni, ma la proposta fu bocciata da quelle stesse forze politiche che la avallarono 5 anni prima quando si trovavano all’opposizione.
Un’occasione persa per contribuire a mantenere la vivibilità di Legnano.

Alto Milanese chi?

cartina-altomilaneseQuanto conta l’Alto Milanese nella città metropolitana di Milano?
La domanda andrebbe forse girata al sindaco di Legnano e al presidente del Patto dell’Alto Milanese Sara Bettinelli (sindaco di Inveruno), dopo l’elezione del consiglio di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci nella ATS della città metropolitana di Milano. Sono risultati eletti: il presidente Alberto Fulgione (sindaco di Liscate), la vicepresidente Sara Santagostino (sindaco di Settimo Milanese), Monica Chittò (sindaco di Sesto San Giovanni), Andrea Checchi (sindaco di San Donato Milanese), Luca Marini (sindaco di San Martino in Strada).
Ebbene, dopo le elezioni del consiglio metropolitano che vedono l’Alto Milanese rappresentato dai consiglieri di opposizione Guidi e Cucchi, il PD con i suoi numeri ha potuto disporre a suo piacimento dei cinque posti del consiglio di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci nella ATS, ma non è stato capace di assegnare uno di questi cinque posti a un sindaco dell’Alto Milanese!
Tutto ciò è frutto di accordi o non c’è stata la forza di far eleggere un rappresentante del nostro territorio? I sindaci PD dell’Alto Milanese avrebbero potuto riunire i loro consigli comunali e presentarsi con un mandato forte per chiedere un rappresentante del territorio, ma a quanto pare non ci hanno pensato.
Magari a Legnano si poteva fare un passaggio nella commissione consiliare Alto Milanese e città metropolitana, ma quest’anno si è riunita ben due volte … che siano troppe?

Casualità municipali

Via De Gasperi

Via De Gasperi

L’importante è raggiungere il risultato, ma certe casualità non passano inosservate. Mi riferisco alle interrogazioni che ho presentato, come gruppo consiliare “Per Legnano”, in occasione dell’ultimo consiglio comunale e alle azioni che ne sono conseguite, che descrivo brevemente di seguito.

Interrogazione sull’illuminazione pubblica in città: è stato comunicato dall’amministrazione che è stato incaricato un tecnico affinchè esegua la valutazione degli impianti di proprietà di Enel Sole, che dovrebbero poi essere presi in carico dal comune. Forse dopo 4 anni qualcosa si muove per migliorare la situazione in una città che di notte è troppo buia in alcuni rioni.

Interrogazione sul mancato spostamento della fermata Movibus in largo Baracca: in questi giorni l’amministrazione annuncia la posa di 5 nuovissime pensiline alle fermate. E’ comunque insolito che la città metropolitana di Milano non abbia ancora concesso il nulla osta alla nuova fermata di largo Baracca delle autolinee autostradali.

Interrogazione sulla residenza socio sanitaria polifunzionale nel quartiere Mazzafame, struttura sulla quale era calato il silenzio: è stata convocata una apposita seduta della commissione consiliare Welfare e Servizi alla Persona, e ne è stata annunciata l’apertura probabilmente a metà novembre.

Se alle richieste portate in consiglio comunale seguono delle azioni, ben venga.

Briciole di mobilità per Legnano

tiloLa regione Lombardia ha approvato il nuovo Piano Regionale della Mobilità.
Qualcuno lo ha definito un bel libro dei sogni. Se questo piano verrà realizzato, cosa cambierà per i pendolari legnanesi?
Si prevede che la nostra città continuerà a essere servita dalla linea RE5 (Porto Ceresio – Milano) e dalla linea S5 (Varese – Milano passante – Treviglio), ma il capolinea di quest’ultima potrebbe essere arretrato da Varese a Gallarate. Niente da fare invece per le linee RE4 (Domodossola – Milano) e R23 (Domodossola – Arona – Milano), che continueranno a ignorare Legnano.
A Parabiago, invece, si attesterà la nuova linea S15 (Parabiago – Milano passante – Milano Rogoredo), reiterando la previsione di 4 binari fra Rho e Parabiago e 3 binari fra Parabiago e Gallarate.
Sfuma anche la possibilità di un collegamento diretto fra Legnano e il Canton Ticino. Le previste linee S40 (Gallarate – Varese – Mendrisio – Como Albate) e S50 (Malpensa – Gallarate – Varese – Bellinzona) non transiteranno nella nostra città.
Cosa possono aspettarsi dunque i pendolari legnanesi se questo libro dei sogni andrà in porto? Poco o nulla. E non è ancora dato di sapere cosa succederà alla frequenza delle linee S5 e RE5 se le relazioni Milano Centrale – Malpensa verranno instradate sulla nostra linea anzichè via Saronno, perchè così si prevede nel caso in cui verrà realizzato il “raccordo Y”.
Ci vuole qualche progetto un po’ più coraggioso. Perchè non pensare di realizzare una seconda linea interrata dedicata al traffico ferroviario suburbano fra Rho e Gallarate? Una soluzione che, senza devastare il territorio, permetterebbe un significativo incremento dell’offerta nel servizio ferroviario. Due stazioni a Legnano, una in superficie rinnovata e una interrata: perchè no? Bisogna lavorare a qualche grande progetto, se non vogliamo che Legnano rimanga relegata a fermata del servizio suburbano, magari con un servizio inferiore a quello attuale.

Comandano e … complicano

20160919_093003 Dopo via Volta, altra chicca per complicare la contorta viabilità legnanese nell’Oltresempione: via Ariberto da Intimiano a senso unico.
Anche questo intervento non era contemplato negli schemi di circolazione approvati dal consiglio comunale (e nemmeno nei piani particolareggiati), ma ormai non c’è da stupirsi per quanto siano ignorate le decisioni di chi è stato eletto dai cittadini per rappresentarli.
I legnanesi sono ormai condannati ai percorsi forzati, per spostarsi di poche centinaia di metri bisogna percorrere giri lunghi e tortuosi, spesso in coda. Con buona pace per il tempo che si perde e per l’inquinamento.
La semplificazione non è proprio il punto forte di certi burocrati e consulenti ai quali la politica assente ha completamente lasciato le sorti della città.

Stamattina, lunga coda in via Verga verso via Barbara Melzi

Stamattina, lunga coda in via Verga verso via Barbara Melzi

Via Volta, un pizzico di coerenza

14369874_1410874265620490_2218846611517105705_nC’è una domanda alla quale vorrei che alcuni consiglieri di maggioranza mi rispondessero.
Qualcuno di loro si ricorderà le lunghe serate passate nella sede di Rilegnano a studiare il PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano), nell’estate del 2013. Tante proposte e tante osservazioni per adattare il PGTU lasciato dalla giunta Vitali a quella che era (o per lo meno sembrava) un’idea di città.
Ora con quel PGTU la giunta sta facendo quel che vuole, vedi per la rotatoria fra corso Sempione e via Volta che è stata arbitrariamente sostituita con uno spartitraffico.
Non vi sentite presi in giro nel vedere che la giunta non sta rispettando quello che voi avevate deliberato in consiglio comunale?

Parà sitos

Nel leggere alcuni articoli di politica locale di questi giorni la domanda sorge spontanea: “ma finora dove eravate?”
Carta canta, dell’Olona la commssione consiliare “Territorio, ambiente e mobilità” si sta occupando sin dal suo insediamento. In piena coerenza con il programma elettorale, da quando sono stato eletto presidente di quella commissione si è iniziato a parlare dell’Olona e dei suoi problemi. Ma poco interessava al PD, forse perchè le elezioni erano lontane, forse perchè il ritorno mediatico era minimo.
Ora invece ecco che i piddini arrivano a cavalcare vigorosamente la grande attenzione che si è creata intorno all’Olona grazie al lavoro degli Amici dell’Olona e dell’avv. Franco Brumana.
La mia scelta, anche se sono consigliere di opposizione, è di agire nell’interesse della città. Quindi ben venga l’interesse per il fiume Olona, ma prima dov’erano tutti quelli che adesso cavalcano l’onda?
A questo punto non posso dimenticare l’obiettivo quasi raggiunto di realizzare un parcheggio in via Gaeta. Benissimo, ma non dimentichiamo che se siamo vicini al traguardo è anche perchè 3 anni fa portai il sindaco a fare un sopralluogo nell’area ferroviaria di via Gaeta accompagnati da una “talpa” di RFI di mia conoscenza.
Dulcis in fundo, con piacere noto che Rilegnano sta rilanciando proposte di mobilità sostenibile sovracomunali che in parte avevamo eaborato quando anche io portavo la maglia giallo fluo. Bene, vogliamo parlarne in consiglio comunale? Se per quattro anni e mezzo Legnano non ha fatto quel salto in avanti che speravate, ditelo in consiglio comunale e vincolate l’amministrazione a nuove proposte. E’ in aula che si dimostra la concretezza di ciò che si afferma.

Il lavoro di squadra premia

prima_trenord1Il lavoro di squadra premia. Le amministrazioni e i consigli comunali del territorio hanno saputo prendere una posizione condivisa a sostegno di chi ogni giorno usa il treno, senza distinzioni fra maggioranze e minoranze. La mozione bipartisan approvata dal consiglio comunale di Legnano sta ottenendo il via libera in altre assemblee civiche.
Ieri, durante l’audizione nella V Commissione “Territorio e Infrastrutture” della Regione Lombardia chiesta dalle consigliere Macchi e Toia, si sono visti i primi risultati. Innanzitutto si è presentato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte, che da mesi i sindaci chiedono di incontrare. A conferma dell’unità fra le amministrazioni comunali, si è fatto portavoce delle istanze di tutti i comuni della zona il sindaco di Vanzago Guido Sangiovanni, che ha parlato a nome di tutti i sindaci: un importante segnale verso Regione Lombardia e Trenord, i quali hanno compreso che i comuni non si stancano di sostenere le richieste dei pendolari.
Una nota decisamente stonata è stata la frettolosa chiusura dell’audizione da parte del presidente della V Commissione Alessandro Sala, secondo il quale le mozioni approvate nei consigli comunali non sarebbero state inviate all’attenzione della commissione. Invece tutto era stato inviato via PEC alla Regione Lombardia dal Comune di Legnano e tutta la documentazione cartacea è stata presentata in commissione. Comunque oggi tutto è stato inoltrato alla specifica casella di posta elettronica delle V Commissione, forse in Regione Lombardia è troppo difficile fare l’inoltro di una mail.
Sono arrivati da Regione Lombardia e Trenord i primi segnali di attenzione da tanto tempo cercati. Il lavoro degli amministratori locali del territorio, ovviamente, continua.

E l’antenna raddoppia

20160323_101757 Commentando la risposta a un’interrogazione presentata all’ultimo consiglio comunale, ho valutato positivamente la possibilità, dimostrata dal sindaco, di far rimuovere l’antenna telefonica sulla rotatoria Filzi / Saronnese ad agosto 2018, cioè alla scadenza del contratto stipultato fra gestore telefonico e comune di Legnano.
L’antenna è stata più volte oggetto di lamentele e petizioni da parte dei residenti del rione Olmina, si trova in vicinanza di scuole, e occupa suolo pubblico a fronte di un canone di locazione basso, che i vecchi legnanesi definirebbero ironicamente “murüra d’i fràa” (elemosina dei frati). Perchè il comune deve farsi carico di una struttura che i cittadini non vogliono, per di più a fronte di un affitto modesto?
Dopo che in consiglio comunale si era espressa la possibilità di far rimuovere l’antenna, oggi sono in corso lavori per il suo ampliamento! (nella foto).
Ognuno si faccia la propria idea …