Movibus, e Milano dove sta?

fr_movibusLa vicenda sul probabile spostamento da Cadorna a Molino Dorino del capolinea di Movibus è a dir poco kafkiana.
Nella seduta della commissione consiliare Mobilità della città di Legnano dello scorso 25 novembre Movibus ha dichiarato di essere a fianco dei pendolari e di voler mantenere il capolinea in piazzale Cadorna. Ma l’azienda deve eseguire gli ordini che arrivano dall’ente che finanzia il servizio, cioè la città metropolitana di Milano.
A sua volta la ex provincia sostiene di non avere le risorse per garantire il servizio nei termini attuali a causa dei tagli da parte di regione Lombardia.
In questa paradossale situazione c’è un ente in palese conflitto di interessi, che è il comune di Milano. Qui entra in gioco la legge che ha istituito in fretta e furia le città metropolitane per sbandierare l’abolizione delle province, dando di vita a degli enti nati morti. Il sindaco di Milano, che pur essendo eletto dai soli milanesi è anche sindaco di tutta la città metropolitana, ben si guarda dal prendere posizione a favore dei pendolari che provengono da fuori le mura meneghine. Ricordiamo al primo cittadino di Milano che non deve pensare solo all’ATM, il diritto alla mobilità va garantito a tutti i residenti della città metropolitana. Di sicuro gli introiti di ATM aumenterebbero obbligando chi arriva dall’Alto Milanese a salire sulla M1 a Molino Dorino, ma è questo il modo per agevolare lavoratori e studenti e disincentivare l’uso del mezzo privato?
Non possiamo che auspicare che il fronte dei sindaci del nostro territorio a difesa dell’attuale capolinea si allarghi e vada a farsi sentire dal sindaco di Milano, in città metropolitana e in regione Lombardia. E, perchè no, anche a Roma, visto che  queste città metropolitane sono state volute da questo Governo.

I commenti sono chiusi