5 Novembre 2008

Troppo tafazzismo fra le minoranze
Legnano - Quando il giornalista Luca Nazari, nel corso del mandato amministrativo 2002 - 2007, parlò di centrosinistra allo sbando, ebbi molto da ridire, perchè nel corso di quei 5 anni i consiglieri di opposizione marciavano uniti, da Rifondazione Comunista fino alla Margherita.
Lo stesso Nazari alcuni giorni fa ha parlato di minoranza sfilacciata, e ora non posso che dargli ragione. Anzi, forse il giudizio è già stato generoso.
Punto primo. Qualcuno non ha ancora capito che quando si perdono le elezioni si sta in minoranza e quindi si fa opposizione, detto e ben scandito in stile Prodi OP-PO-SI-ZIO-NE. Così sono le regole della democrazia: chi vince governa e chi perde controlla. Certamente controllo non significa un no preconcetto a qualsiasi proposta, ma nemmeno l'avallamento della linea politica della maggioranza, visto che alle elezioni ci si presenta con un proprio programma e si ha un'altra idea di città.
Punto secondo. In un consiglio comunale l'opposizione si esercita con tutti gli altri consiglieri, se ogni gruppo va per conto suo si fa un regalo al sindaco che può contare sulla mancanza di forza di coloro che siedono, divisi, sui banchi di minoranza.
Punto terzo. Non si lanciano scialuppe di salvataggio alla maggioranza in difficoltà, soprattutto a quella che governa oggi Legnano, che non rispetta e non riconosce l'opposizione e ricorre facilmente alla denigrazione e all'insulto dell'avversario politico. Se il sindaco non ha i numeri per governare, non ci si precipita in massa a fargli da stampella. Una cosa è il bene della città, ben altra è una sudditanza politica che alla città non giova per niente.
Punto quarto. Nel 2012 sarà ancora il momento di votare. Vogliamo iniziare a costruire insieme un progetto alternativo per Legnano? Se ogni forza politica di minoranza sta sul proprio pianeta, rassegniamoci e prepariamoci sin d'ora a un Vitali che governerà fino al 2017.
E' bene che le forze politiche che vogliono cambiare Legnano si siedano a un tavolo comune per un progetto di città da sottoporre ai legnanesi fra 4 anni. Quelle che ci stanno, ovviamente. Chi ha paura ad opporsi al sindaco farebbe prima a dichiararsi maggioranza.
Stefano Quaglia
 

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